Nathalie Caldonazzo e il ricordo di Massimo Troisi: “Massimo manca come essere umano”

Nathalie Caldonazzo ricorda al GF Vip l’amore con Massimo Troisi e quei due anni trascorsi assieme, gli ultimi di vita dell’attore.

L’attrice e showgirl, entrata da pochi giorni nella casa del Grande Fratello Vip, non ha potuto fare a meno di tracciare un ricordo del suo ex compagno, morto nel 1994 in seguito a problemi cardiaci.

“Fu in un ristorante romano, notai che mi guardava sempre e chiesi alla mia amica cosa volesse, ricordo che andavo anche a vedere i suoi film e non mi piacesse molto per quell’accento. Quando uscì dal ristorante lo salutai e lui mi cercò per molto tempo, riuscì a trovarmi quando il suo migliore amico si mise con la parrucchiera di mia sorella”.

Quindi il fidanzamento: “Siamo stati gli ultimi due anni della sua vita insieme. Il primo viaggiando, lui non aveva mai viaggiato molto. Poi durante l’ultimo viaggio in Costa Rica lui dimenticò per un po’ le sue medicine e questo ci costrinse a partire subito per gli Stati Uniti”. 

La decisione di Troisi fu immediata: “Scelse di farlo lì, l’operazione non andò bene e rimanemmo per un mese in ospedale. L’intervento non era andato bene, i medici mi dicevano avesse bisogno di un trapianto, ma io provavo a rassicurarlo, dicendogli che saremmo tornati presto, ma non riuscivamo mai a prendere questo aereo. Ce l’abbiamo fatta dopo un mese e mezzo, con le bombole di ossigeno e lui ha voluto ostinatamente fare questo film con il suo cuore. Un film che, in un certo senso, lo ha ucciso”.

Gli ultimi giorni in Italia non furono semplici, Massimo Troisi si spense poco prima dell’inizio dell’estate del 1994: “L’ultimo ricordo che mi porto dentro è il festeggiamento del mio compleanno il 24 maggio, pochi giorni prima che morisse. Era caduto in una depressione molto forte dalla quale era difficile tirarlo fuori. Il depresso è come un prigioniero con la porta aperta, mi disse lui. Massimo manca come essere umano, come persona che ha sempre preso di mira se stesso, prendendo in giro le sue debolezze. Era di un’umiltà incredibile e allo stesso tempo grandioso. Non credo manchi solo a me, ma manchi un essere umano così nel mondo”.

 

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