Imane Khelif Denuncia Elon Musk e J.K. Rowling per Cyberbullismo

La pugile algerina Imane Khelif ha avviato un’azione legale contro Elon Musk e J.K. Rowling, accusandoli di cyberbullismo. La denuncia, presentata in un tribunale internazionale, ha scosso il mondo del web e acceso un dibattito globale sulla responsabilità delle figure pubbliche sui social media.

Secondo Khelif, sia Musk che Rowling avrebbero utilizzato le loro piattaforme per diffondere commenti offensivi e denigratori nei suoi confronti. La pugile ha dichiarato di essere stata bersaglio di attacchi personali e commenti diffamatori, che avrebbero gravemente danneggiato la sua reputazione e il suo benessere psicologico.

Il cyberbullismo è una problematica sempre più diffusa, e questa denuncia solleva importanti questioni riguardo ai limiti della libertà di espressione online. Khelif ha sottolineato come le parole e le azioni di persone influenti possano avere un impatto devastante, specialmente quando amplificate dai social media.

Elon Musk e J.K. Rowling non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle accuse. Tuttavia, la vicenda ha già attirato l’attenzione mediatica e potrebbe avere ripercussioni significative nel dibattito sulla regolamentazione dei comportamenti online.

Khelif ha affermato che questa azione legale non riguarda solo la sua situazione personale, ma è un tentativo di combattere un fenomeno che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. La pugile spera che il suo caso possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un uso responsabile delle piattaforme digitali e sull’urgenza di proteggere le vittime di cyberbullismo.

La prossima udienza è prevista nelle prossime settimane, e il mondo intero attende di vedere come si evolverà questa delicata vicenda legale.

“Elodie nel Calendario Pirelli 2024: Un’Icona di Eleganza e Modernità”

Elodie Di Patrizi, meglio conosciuta semplicemente come Elodie, è una delle artiste italiane più in vista degli ultimi anni. Con una carriera iniziata nel 2015 grazie al talent show “Amici di Maria De Filippi”, Elodie ha saputo ritagliarsi uno spazio di rilievo nella scena musicale italiana, combinando il suo talento vocale con una forte presenza scenica e un’estetica ben curata. Oltre a essere una cantante di successo, Elodie è anche una figura di spicco nel mondo della moda e dello spettacolo, nota per il suo stile distintivo e il suo impegno nel promuovere messaggi di empowerment femminile.

Nel 2024, Elodie ha raggiunto un nuovo traguardo nella sua carriera: è stata scelta come una delle protagoniste del celebre Calendario Pirelli, un’icona nel mondo della fotografia e della moda. Il calendario Pirelli, noto per la sua lunga storia e il suo prestigio, è molto più di un semplice calendario: è un’opera d’arte, che ogni anno riunisce alcuni dei più grandi fotografi e delle personalità più influenti a livello globale.

Elodie si unisce così a una lunga lista di icone internazionali che, negli anni, hanno prestato il loro volto e la loro immagine a questo progetto unico. La scelta di includere Elodie nel calendario Pirelli non è solo un riconoscimento del suo successo artistico, ma anche del suo ruolo come simbolo di forza e modernità.

Il tema del Calendario Pirelli 2024, curato dal fotografo di fama mondiale Tim Walker, esplora il concetto di “ritratti senza tempo”. Walker, noto per il suo stile onirico e surreale, ha scelto di rappresentare Elodie e le altre protagoniste del calendario in una serie di immagini che sfidano le convenzioni tradizionali della bellezza e della femminilità. Elodie, con la sua forte personalità e il suo carisma, incarna perfettamente questo spirito, rappresentando una figura femminile contemporanea che è allo stesso tempo elegante e ribelle, sofisticata e autentica.

La partecipazione al calendario Pirelli segna un momento significativo nella carriera di Elodie, confermandola come una delle figure più influenti e ammirate della cultura pop italiana e internazionale. Per l’artista, questo traguardo rappresenta non solo un riconoscimento della sua bellezza e del suo stile, ma anche della sua capacità di comunicare attraverso la sua immagine valori profondi, come l’autodeterminazione e la consapevolezza di sé.

In definitiva, Elodie nel calendario Pirelli 2024 non è solo una celebrazione della sua carriera, ma anche un’affermazione del potere dell’arte e della fotografia nel catturare e valorizzare la diversità delle esperienze umane. Un altro passo importante per un’artista che, con il suo talento e la sua determinazione, continua a ispirare e a lasciare un segno indelebile nel panorama culturale contemporaneo.

Maikeyo online con il suo nuovo brano Eroi

Arriva in radio “Eroi”, il nuovo singolo di Maikeyo, scritto e composto dallo stesso artista insieme a Carlo Andrea Mascia, in arte leonardo.hit.

Dopo aver ottenuto un discreto successo con il brano “Vieni Con Me”, Maikeyo torna con il suo nuovo singolo intitolato “Eroi”, disponibile da venerdì 15 settembre su tutte le piattaforme digitali.

Il brano, che richiama il sound degli anni ’80, arricchito dagli elementi R&B che contraddistinguono l’artista, racconta dell’instabilità emotiva fra due amanti all’interno di un amore conflittuale.

Eroi è un brano tanto malinconico quanto sensuale. Se siete in cerca della canzone ideale per la fine dell’estate, correte ad ascoltare Eroi, il nuovo singolo di Maikeyo.

Michele Spano, in arte Maikeyo, è un cantautore di musica Pop e R&B/Soul nato e cresciuto in Sardegna.

La sua passione per la musica nasce quando da piccolo ascolta per la prima volta un disco in vinile di Lucio Battisti. Da lì in poi questa passione è cresciuta sempre più, in modo particolare per la musica degli anni ’70 e ’80. Tra le maggiori fonti di ispirazione per Maikeyo ci sono lo stesso Lucio Battisti, i Bee Gees e Michael Jackson.

I temi principali che affronta attraverso la sua musica sono la passione carnale, il lato malinconico delle relazioni amorose, l’introspezione e la conoscenza di sé.

 

Instagram: @maikeyo

“Ci Vuole Coraggio” il primo album degli AZI

Il primo album degli AZI, giovane band ascolana, nelle 6 tracce che lo compongono, ci racconta l’ entusiasmo di una generazione che vuole ripartire, dopo due anni che hanno stravolto tutto e tutti noi, trovando nella musica una via di uscita ed un modo per raccontarsi a cuore aperto.

Un album che non risulta mai banale, e che fa della freschezza il suo vero punto di forza , e che in maniera, apparentemente, scanzonata parla dei drammi, grandi e piccoli, delle gioie e dei dubbi che fanno parte della vita, diventando ad ogni ascolto biografia di ognuno di noi.

Sei brani che affrontano diversi temi vicini alle generazioni dei più giovani, come la lotta contro dei dolori passati che lasciano cicatrici profonde nel cuore. I ragazzi sono sempre alla ricerca di un posto dove sentirsi al sicuro per poter stare bene, come raccontano gli AZI in questo EP.

Non mancano canzoni d’amore che sono perfette per rappresentare l’intensità di questo sentimento vissuto con grande intensità nel periodo dell’adolescenza. Il pop rock viene usato come linguaggio perfetto per poter raggiungere i giovani anche se adesso la moda li conduce verso la trap e l’indie.

La band degli ‘Azi’, fondata nel 2017, è composta da Laura Ubaldi alla voce e al basso, Leonardo Travaglia alle chitarre e Marco Bruni alla batteria. Dopo aver suonato in diversi locali ed eventi su tutto il territorio marchigiano, negli ultimi due anni il gruppo si è concentrato sulla scrittura di nuovi pezzi e, grazie ad un duro lavoro di sintesi e studio, ha costruito un sound molto personale e particolare. Uniscono all’ indie-rock un senso della melodia molto interessante, degno della migliore tradizione del pop di casa nostra.

Il loro sound fresco ed accattivante cattura l’attenzione di Paolo Ojetti che decide di produrre Cicatrice, il loro primo singolo, e tutti i loro brani scelti per comporre il primo album in studio .

Women’s Empowerment – 3in1: il nuovo progetto per la donna dell’artista Arteiu Azizian

Il 25 aprile è uscito su tutte le piattaforme digitali l’audiolibro “Women’s Empowerment“, progetto ideato, prodotto e composto dall’artista bresciano di origini italo persiane Arteiu Azizian, del roster EcletticArte

La pubblicazione è  avvenuta non a caso durante la Giornata Nazionale della Liberazione a  significare, in questo caso, il riscatto da sofferenze e disparità di genere, che quotidianamente avvengono nel nostro Paese, causando dolore e sofferenze alle sue vittime.

La produzione del “branolibro” è il cammino di crescita dal dolore all’incontro con un’altra donna che condivide la sua sensibilità, si conclude con elevazione spirituale e consapevolezza intima.

L’artista parte da un dolore emotivo espresso in chiave rap: le barre s’incastrano magistralmente, grazie al background hip-hop che da sempre accompagna l’autore. Nella seconda parte emerge invece una sorta di rivalsa e condivisione, interpretata su di una struttura melodica pop-punk; chiude il “branolibro” l’acquisizione di uno stato di libertà e consapevolezza, esplicata su melodie più sperimentali.

 

 

Biografia
Arteiu Azizian artista poliedrico bresciano classe 91, dopo una prima carriera come cantautorap si forma come produttore musicale, collaborando con artisti italiani ed esteri. The Women Album è tra i progetti principali ideati progettati e gestiti da Arteiu, 35 tracce con talenti internazionali in molteplici stili. Nel 2022 crea il brand artistico EcletticArte – Qual’è la tua Creatività?, che opera nell’organizzazione di eventi, scouting e produzioni musicali. Nello stesso anno diventa collaboratore produttore con l’etichetta milanese Orangle Records con distribuzione Ingrooves (Universal). Attualmente Arteiu collabora con passione e costanza in diversi progetti musicali con artiste, con particolare dedizione alla donna nell’arte.

Instagram/Spotify: @arteiu

È uscito Saudade, il nuovo singolo di Alchimista.

È da poco uscito su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo Davide Lusardi in arte Alchimista.

“Saudade” è una canzone autobiografica che racchiude al suo interno quel sentimento che si respira in un’isola in mezzo all’oceano, al crepuscolo, la sera prima di una partenza. Negli occhi, sotto un cielo a macchie agrodolci, i dettagli indelebili delle ore che precedono la partenza e la separazione. Il confine fra separazione e unione si dissolve e ciò che resta è saudade.

Il ritornello è la parte più intensa della canzone: “ma Saudade è come la vita, E siamo come Nord e Sud, Nella potenza di un’onda, di un’onda”.

Davide Lusardi, in arte Alchimista, è nato il 17 dicembre 1993 a Genova. Fin da bambino si avvicina al mondo della musica suonando il pianoforte e la chitarra.

Durante l’adolescenza con la sua band si esibisce nei locali del genovese e si aggiudica alcuni contest nazionali. Nel dicembre 2019 Davide inizia il suo percorso da solista con il suo singolo d’esordio “Matto”. Durante il periodo del lockdown nazionale collabora con Roccia, rapper del bergamasco, e nell’estate 2020 pubblica l’ep Canzoni dal Divano.

Nel 2021 partecipa a Casa Sanremo presentando in anteprima il singolo “Come in un sogno”, brano che ha raggiunto i 100K play su Spotify. Nel 2022 pubblica “Vertigine” primo singolo del nuovo Ep.

In una recente in intervista il cantautore ha dichiarato: “Sono una persona molto riflessiva e con la musica riesco a esprimere ciò che vivo e ciò che penso. Mi piace scrivere testi introspettivi che raccontano la mia parte più intima che in pochi conoscono e in cui spero che molti si possano rispecchiare”.

Non possiamo fare altro che augurarvi buon ascolto.

Le nostre guerre perdute

Piove. Mi risuona in testa una canzone: “Mercurio Cromo” è il titolo.
Un attimo e la mia mente è già tornata indietro di anni.

2019, forse, più o meno.
In ritardo sui tempi, come in generale mi capita di esserlo sulla vita, una notte mi imbatto in “Nei tuoi bellissimi difetti”.
Canzone fino ad allora a me sconosciuta cantata da due fratelli, La Municipàl, altrettanto sconosciuti che non immaginavo potessero diventare compagni (poi non così immaginari) di tanti viaggi fuori e dentro di me.
L’ho odiata.
Come si odia, forse, ciò che siamo poi destinati ad amare senza ratio.
Ero sul divano di casa – una casa che non esiste più – in compagnia di un ragazzo, Christian, che esiste ancora eh, ma faceva parte di un noi embrionale che non hai mai davvero visto la luce.
Cliché.
Nulla di più ordinario al mondo di una ragazza (delusa?) che associa una canzone ascoltata mezza volta per caso alle vane promesse di un ragazzo che ha lasciato alla fine solo il tempo che ha trovato.
Ma tant’è e questo è bastato per odiare quella canzone che parlava di me seppur senza conoscermi.
Parlava dei miei segni sulla pelle – nei voglie, cicatrici – di noi “nudi sul divano” che non siamo mai arrivati “vivi al nuovo inverno”.
Così quella canzone l’ho presa e lasciata lì, non l’ho consumata (non ancora a quei tempi), non ci ho pianto sopra, non l’ho schernita per difesa. L’ho semplicemente fermata, come in una bolla fuori dallo spazio-tempo. Chi credevano di essere questi due sconosciuti per essere riusciti inconsapevolmente a guardarmi così dentro?

2020, il tempo è passato ma io non sono poi così cambiata.
Ancora notte, ancora un uomo, Raffaele, in uno dei nostri soliti incontri fugaci (ironico per una storia che di fugace non ha avuto alcun altro tratto) fa partire un disco.
Basta un attimo, una sola nota.
Loro, La Municipàl, inconfondibili.
Resto in silenzio, ascolto, senza pregiudizi questa volta li lascio entrare.
Il disco suona in loop, tutta la notte fino al mattino seguente. Porta con sé tutte le emozioni che sono riuscita a provare in quella storia, anche quelle che non sapevo ancora avrei vissuto.
Inizio ad ascoltarlo questo duo (che nel tempo ha cambiato forma ma mai essenza), a cercarlo, a frugare nella loro discografia, torno indietro, vado avanti. Come in un vecchio mercato vintage cerco quel pezzo che so diventerà uno dei preferiti in assoluto. Lo trovo (e no, non vi dirò qual è).

2021, il tempo continua a scorrere, il mondo fuori cambia, io sono sempre la stessa, ancora.
E ancora c’è Raffaele, “i pugni che si mescolano alle carezze” e ancora ci sono loro, Carmine ed Isabella (la formazione originale del La Municipàl – ndr) ad accompagnarmi in ogni viaggio che no, non avrei nè potuto nè dovuto fare (maledetto senno di poi).
“Quando crollerà il governo” diventa la colonna sonora delle mie ore in treno passate a guardare fuori dal finestrino paesaggi emozionali susseguirsi senza apparente logica (l’avrei trovata in seguito).

2021, sempre; trascorre lento il 2021, fa male il 2021.
Nel 2021 però arriva Michele, mi porta al concerto de La Municipàl, Michele. No di più, lo organizza lui.
In quel frangente sono felice, felice come una bambina. Dura poco ma ne sono grata. Prova ad insegnarmi qualcosa Michele, senza volerlo, senza presunzione; non lo capisco.
Nella mia testa e nelle mie cuffiette la discografia de La Municipàl continua a risuonare.
È l’anno di “Per resistere al tuo fianco”.
Ed io ci credo. Alla fine al “resistere” ci credo sempre e poi “mi sento sempre un cretino” come canta indovinate chi?
Loro non mi deludono.
Torna Raffaele, lui si che mi delude invece.

Piove. Mi risuona in testa una canzone: “Mercurio Cromo” è il titolo.
Un attimo e la mia mente è tornata al presente.

Di Elettra Conte

“Playrames Deluxe”: è arrivato il nuovo album di Rames, remake del suo primo disco

Dopo dieci anni dalla sua prima pubblicazione, “Playrames”, il progetto full length del rapper piemontese Rames, ritorna finalmente sui digital store. Nella sua nuova versione, corredata da importanti collaborazioni, è presente un inedito e nuove sperimentazioni musicali.

Playrames Deluxe”, questo il titolo scelto per il remake del disco, è il frutto di un intenso lavoro in cui sono presenti punchlines irriverenti e metriche vibranti. Una nuova dimensione sono che si può definire all’avanguardia. Il progetto rappresenta la perfetta sintesi tra  l’Old School italiana dei primi ’90, l’Hip Hop da dancefloor e la tempra autorale di una penna versatile e dinamica, capace di trasmettere la propria identità su un ampio spettro di pattern e beat differenti.

Passato, presente e futuro si uniscono in un una serie di immagini musicali quale colonna sonora della vita, all’interno della quale trovano spazio ironia, critica sociale, speranza, sentimenti, emozioni e riflessioni.

Senza rinnegare o sementire le proprie origini artistiche, Rames sorprende il pubblico con la sua capacità di coinvolgimento, il suo carisma ed una straordinaria abilità  nel convertire i fausti degli anni ’80-’90, a partire dall’intro – prodotta dallo stesso Rames in sinergia con il celebre producer bergamasco Syler Beat (che ha già all’attivo importanti collaborazioni con Vacca, Vegas Jones, Jamil e molti altri) -, affidata al comico e imitatore romano Victor Quadrelli che, ispirato dai suoi predecessori e dai loro storici tormentoni – dal “Com’è umano lei” di Paolo Villaggio alle numerose esclamazioni classiche italiane dei grandi attori come Christian De Sica e Massimo Boldi. L’impressione che l’album sia un progetto anticonvenzionale è percepibile sin dall’overutre.

Le restanti 7 tracce dell’album, sono state prodotte, mixate e masterizzate da Matteo “UncleMatt” D’Alessandro presso lo Studio 2 del The Cave Studio di Catania, un vero e proprio eldorado della musica alternativa italiana.

 

 

Richiami motown sapientemente resi da strumenti di produzione tecnologicamente avanzati, sono la colonna portante di un lavoro originale quanto unico, che mette in luce il carisma di un artista completo, in grado di giungere con immediatezza e originalità ad un target di ascoltatori di ogni età.

Di seguito, la tracklist di “Playrames Deluxe”:

  1. Intro – Playrames
  2. Mi piace che mi guardi
  3. Mix Rames
  4. Non lo so cos’è che c’è
  5. La vita astratta
  6. Mix radio
  7. Bonus Track
  8. Outro

Biografia.
Rames è un rapper italiano nato a Chieri (TO) nel 1986. Si avvicina alla musica iniziando a scrivere e produrre interamente i suoi brani, che ottengono, sin da subito, ottimi riscontri da parte di pubblico e critica. Ma Rames non è soltanto un rapper, bensì una webcam puntata sulla realtà: il suo focus riprende le situazioni, i punti più salienti del contesto in cui vive. La sua musica è un punto di riferimento per tutti coloro che si sentono spenti, avvolti da uno stato di afflizione e di incertezze, motivandoli a ricercare la giusta energia per risalire. Sonorità coinvolgenti e ritmate, vestono testi riflessivi e rilassanti, portando in essere il connubio perfetto tra astrazione e melodia, ricercatezza e presenza scenica.

Le prime dichiarazioni di Pablo Marí dopo l’agguato: “Tutta la mia forza alla famiglia della vittima”

Pablo Mari ha parlato per la prima volta dopo l’aggressione subita al centro commerciale di Assago e lo ha fatto tramite i suoi profili social. Il difensore del Monza ha scritto ha postato la foto dal letto d’ospedale con la moglie Veronica Chacon: “Dopo il difficile momento che abbiamo vissuto ieri, io e la mia famiglia vogliamo comunicare che, fortunatamente, stiamo bene e vogliamo ringraziare per i tanti messaggi di affetto e sostegno che stiamo ricevendo”.

Il calciatore ha voluto anche ricordare Luis Fernando Ruggieri, il cassiere di 47 anni ucciso a coltellate al Carrefour ieri pomeriggio: “Siamo vicini ai familiari ed agli amici della vittima a cui porgiamo le nostre più sentite condoglianze. Auguriamo una pronta guarigione anche alle altre persone ferite”.

Da quanto risulta, è stato colpito alla schiena, mentre faceva la spesa con la moglie e il figlio, da un 46enne con disturbi psichici ora accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo. Uno dei cinque feriti, un dipendente del Carrefour 47enne di origine sudamericane è morto. Il 46enne è stato a lungo interrogato nella notte dal pm di Milano Paolo Storari. “Urlava e basta”, ha dichiarato Massimo Tarantino, ex calciatore dell’Inter che ha bloccato l’accoltellatore consegnandolo ai militari della stazione di Corsico.

Caserta, pensa di avere la cistite ma è incinta di 8 mesi: «Avevo dolori»

È andata al Pronto Soccorso per forti dolori al basso ventre, che hanno fatto pensare ad una cistite, ma una volta entrata in ospedale è stato sottoposta ad una ecografia che ha rivelato la sorpresa più impensabile, ovvero che era incinta di 8 mesi, ed è così stata sottoposta ad un cesareo d’urgenza dando alla luce una bellissima bimba. È accaduto qualche giorno fa all’ospedale di Caserta, protagonista la 42enne Manuela De Santi, che ha chiamato la sua bimba Laura. «Dolorante ma felicissima» ha scritto sui social la neo-mamma.

«Pensavo di essere andata in menopausa e di non poter avere più figli» ha raccontato a “Pomeriggio Cinque”, programma di Barbara D’Urso. La bambina è uscita ieri dall’incubatrice: «sta benissimo» dice mamma Emanuela mentre la stringe tra le braccia

«In tutti questi mesi non ho mai avuto alcun segno della gravidanza, mai uno scompenso ormonale. Non ho mai fatto una visita e la bimba non è mai stata monitorata. Ho fatto anche lavori pesanti e mangiato schifezze. Se avessi saputo di aspettare questo gioiello, l’avrei preservata in tutti i modi».